Strage degli Innocenti

 

Matteo 2:13-18
Strage degli Innocenti, 
adempimento della Scrittura.

Partiti i Re Magi da Betlemme senza passare da Gerusalemme le spie di Erode lo informano subito, il re si sente beffato ed ordina la strage degli innocenti.

Abbiamo sempre immaginato un orda di sanguinari soldati di Erode che entra in Betlemme e indiscriminatamente uccide tutti i bambini dai due anni in giù, ma probabilmente tale strage fu mirata e circoscritta.

Re Erode e i suoi ufficiali disponevano certamente dei dati del censimento fatto due anni prima dall’Impero, sapevano quindi in quali case andare alla ricerca di tali bambini.
Arrivando di notte, di nascosto, il successo sarebbe stato più probabile ed anche più discreto, meno "rumoroso" in tutti i sensi.

[2:18] Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande; Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più. 

Questa di Matteo è la citazione di Geremia 31:

[Geremia 31:15] Così dice il Signore: "Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, rifiuta d'essere consolata perché non sono più". 

Il testo di Geremia a sua volta attinge a Genesi 35:

[35:19] Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Efrata, cioè Betlemme.

La tomba di Rachele esiste tutt’oggi a Betlemme ed è visitabile.
E’ tenuta in gran riverenza da ebrei, cristiani e musulmani, e v’è un altissima probabilità che sia il luogo originale del luogo di sepoltura di Rachele.
Da notare che Rachele morì di parto al suo secondo figlio, che il padre chiamò Beniamino.
Le parole del profeta Geremia sembrano collegare alla strage degli innocenti il luogo della tomba di Rachele, con il suo spirito e con il suo grido di dolore, come se la sua fosse una presenza viva e reale in quel luogo.