Presentazione del neonato Gesù al Tempio di Gerusalemme

 

Luca 2:22
Presentazione di Gesù al Tempio.

[2:22] Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 

La Legge di Mosè a cui si fa riferimento è l’intero capitolo 12 del Levitico, ed è da questa legge che si è certi che la presentazione di Gesù al Tempio avvenne esattamente nel quarantunesimo giorno dalla nascita.
Si può anche essere certi che la Sacra Famiglia non disponeva di adeguati mezzi economici, poiché il verso 2:24 ci informa che l’offerta della Famiglia fu di “una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.”

Più precisamente la legge cita:

[Levitico 12:8] Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi…

Ora, poiché l’Autore non menziona neppure la prima offerta, cioè l’agnello, è evidente il motivo. 
 

Il vecchio Simeone.

Durante la presentazione di Gesù al Tempio va loro incontro:

[2:25] …un uomo di nome Simeone, uomo giusto e timorato di Dio… 

Sebbene quest’uomo fu "...mosso dallo Spirito" [vs. 2:27], era anche certamente presente durante la celebrazione in cui apparve l’Angelo al sacerdote Zaccaria, ed era dunque al corrente che tale sacerdote aveva avuto un figlio come predettogli dall’Angelo (con tutte le implicazioni che questo comportava e che conosceva, essendo "...uomo giusto e timorato di Dio"), e che era anche venuto a sapere di quel fatto strano avvenuto a Betlemme solo un mese e mezzo prima.
Conoscendo il giorno di nascita di “quel bambino” di conseguenza conosceva anche il giorno esatto in cui sarebbe stato portato al Tempio.

Questo senza voler nulla togliere allo Spirito di Dio che lo spinse ad andare al Tempio e del quale si legge il soffio in tutto questo.