La Pasqua dei Giudei

"Seconda" Pasqua o "unica" Pasqua?

Giovanni 6:4
Pasqua dei Giudei vicina.

Come già accennato la citazione di tre Pasque in questo Vangelo di Giovanni fa ritenere che la predicazione di Gesù si sia estesa comprendendo per almeno tre volte tale festa, cioè oltre due anni.
L’alternativa è che invece, presumendo questi fatti scritti separatamente in tempi diversi, l’Autore si riferisca sempre alla stessa Pasqua, o forse due al massimo.
Solamente in questo Vangelo la Pasqua è citata per tre volte, mentre nei sinottici si parla di una sola.

[6:4] Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 

Questa in teoria sarebbe la seconda, ma due versi separati che ritroviamo a  fine capitolo fanno accenno al tradimento di Giuda.
Il primo è il seguente:

[6:64] Ma vi sono alcuni tra voi che non credono". Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito 

ed il secondo è il verso finale, più importante:

[6:70] Rispose Gesù: "Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!". Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici.

Questo “stava per” è traduzione letterale della parola greca εμελλεν (emellen), che appare sette volte nel Nuovo Testamento in questa forma precisa, ed è traduzione esatta di una cosa che avviene di lì a poco. Secondo il significato di questa parola il tradimento di Giuda sarebbe avvenuto poco dopo, e sembrerebbe un riferimento all’ultima Pasqua, non alla seconda.
Questo accenno al tradimento di Giuda dopo che è stato riferito l’avvicinarsi di una Pasqua, lascerebbe intendere che questa Pasqua citata nel verso 6:4 (della quale non c’è nessun riferimento o fatto riferito) e la Pasqua citata al verso 11:55 (ultima Pasqua e tradimento di Giuda) siano entrambe riferite alla stessa festa, la stessa Pasqua.


Emellen ( εμελλεν )

Nel capitolo 12 di questo Vangelo, all'avvicinarsi della terza ed ultima Pasqua, l'Autore riferisce l'episodio di Maria che unge di profumo i piedi di Gesù e li asciuga con i suoi capelli.

In quella circostanza Giuda, irritato, chiede il perché di tale spreco.
Queste le parole dell'evangelista del verso 4 dall'originale greco riferite a Giuda (dal Nuovo Testamento Interlineare, San Paolo) : 

ο                          μελλων                    άυτον            παραδιδοναι      
ho                        mellon                    auton            paradidonai
il                   colui che stava per         lui                   tradire

Si ritrova la parola  μελλων (mellon), ovvero la stessa radice della parola usata nel capitolo 6 (emellen).

Nel capitolo 22 del Vangelo di Luca sono gli Apostoli, che informati da Gesù che uno di loro lo avrebbe tradito, si chiedono chi di essi sarebbe stato quello che:

τουτο               μελλων             πρασσειν
touto                mellon              prassein
questa cosa     stava per              fare

Ancora la radice della parola emellen ( εμελλεν ).

Mentre nel secondo e terzo caso (Giovanni 12:4 e Luca 22:23) l'uso di questo termine è appropriato perché riferito a qualcosa che sarebbe avvenuto di lì a poco, risulta invece dissonante se inserito nel capitolo 6 di questo Vangelo di Giovanni, perché risulterebbe riferito alla seconda ( ? ) Pasqua di Cristo, e non all'ultima.
Dissonanza che non sarebbe tale se invece anche questa Pasqua del capitolo 6 fosse esattamente quella della crocifissione di Gesù.

Appare sempre più probabile che questa seconda Pasqua della quale l'Autore parla in questo capitolo 6 fosse in realtà la Pasqua nella quale Cristo sarebbe stato crocifisso, e con altrettanto alta probabilità l'unica Pasqua della quale parla anche questo Evangelista, in accordo con i Sinottici.