"andate in Galilea, là lo vedrete"

Galilea o Gerusalemme?

 

Matteo 28:7
L’Angelo dice alle donne che Gesù 
sarebbe apparso ai discepoli in Galilea.

 

[28:7] Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto". 

Si chiede: perché l'Angelo dice che Cristo sarebbe apparso ai discepoli in Galilea mentre invece si presenta a loro in Gerusalemme quella stessa sera?

Ci vogliamo rendere conto sì o no, che questi fatti sono avvenuti esattamente come vengono raccontati nei Vangeli?

Questo fatto dimostra proprio che il Cristo Risorto e Glorioso rispetta la volontà dell’Uomo anche dalla sua posizione di Re del Cielo e della Terra (e in certe situazioni si potrebbe aggiungere… purtroppo!).

Che Cristo non avesse un gran desiderio di rimanere nella ingrata e crudele città di Gerusalemme dovrebbe essere evidente agli occhi di tutti, quindi in questo senso il suo desiderio di rivedere i suoi Apostoli e discepoli in terra amica (la Galilea appunto) non può lasciare stupiti, ma che cosa avviene?

Succede che i discepoli non credono alle donne, succede che i discepoli non credono ai due loro confratelli di Emmaus, succede che i discepoli… non credono.
Non credendo come avrebbero potuto andare in Galilea per incontrarlo?

Rifiutare il messaggio della sua Resurrezione ha obbligato il Cristo, già risorto e già nella sua condizione di Gloria Divina a cambiare i suoi progetti, e ad apparire loro nel luogo dove era stato tradito, deriso, flagellato e crocifisso.

Questo rappresenta bene, nei fatti, la potenza distruttiva della mancanza di fede.

Ecco una conferma che il Desiderio Divino si scontra e deve fare i conti con la volontà umana, ed ecco il significato delle parole:

“Sia fatta la Tua Volontà, come è fatta nel Cielo, così sia fatta sulla Terra.” 

Terra che, purtroppo, è sottoposta e resa schiava della volontà dell’uomo.