Conclusioni preliminari

 

 

Conclusioni preliminari sul Vangelo di Giovanni.

Sembra proprio che l’Autore scrivesse il suo Vangelo (che allora forse non era un vero e proprio Vangelo come lo intendiamo noi oggi, ma i suoi ricordi), senza una logica descrittiva precisa, cioè di getto, come verrebbe spontaneo di pensare, ma un po’ per volta. Sembra inoltre che volesse comunque ricollegarsi a quello che aveva già scritto in occasione precedente, e che non disponesse più del suo scritto precedente.


Forse per lui, erano solo appunti.

E’ necessario porsi una domanda: l’Autore  ha mai avuto l’intenzione di scrivere un vero e proprio Vangelo? Oppure scriveva in modo dettagliato dei fatti avvenuti durante la sua permanenza con Gesù dei quali era stato testimone oculare per rispondere ad esigenze particolari di un dato momento? Documenti singoli che venivano fatti pervenire alle comunità di credenti che li riguardavano e per i quali li aveva scritti?

Da questa angolazione si può sviluppare la teoria del perché furono scritti a spezzoni, ed anche perché l’Autore non ne avesse il testo sottomano mentre scriveva altri fatti.
Data la preziosità di questi scritti essi vennero conservati con religiosa sacralità dai destinatari, e furono poi raccolti per formare un testo unico, lasciando pressoché inalterato il testo originale.

L’Autore ricopriva un ruolo eminente nella nascente Chiesa di Cristo, ma non riconoscendosi un teologo, contrariamente a Paolo, esponeva la fede in Cristo attraverso fatti della sua vita, fatti dei quali egli stesso era stato testimone.

In questo può essere vero che il Vangelo di Giovanni fu scritto alla fine del primo secolo (più realisticamente verso la fine degli anni 60), ma con testi originali dell’Autore scritti di suo pugno decine di anni prima. Quindi più che scritto esso fu redatto e fatto circolare al tempo suggerito.

Se così fosse allora è probabile che l’Apostolo abbia scritto molto di più di quello che è contenuto nel suo Vangelo, e sempre se così fosse, sarebbe logico ritenere che lo scritto originale fosse in ebraico o aramaico.

Quanto sopra suggerisce naturalmente un solo Autore: l’Apostolo Giovanni.

Anche per questo le supposte discordie tra Madre e Figlio sono solo illusorie.
Poteva infatti questo discepolo autore del Vangelo scrivere qualcosa di irriguardoso nei confronti di Colei che gli era stata affidata da Cristo in punto di morte?
Certo, noi abitanti del terzo millennio, non avendo a cuore niente e nessuno potremmo anche rispondere di si… ma tale discepolo?