Introduzione

I Vangeli raccontano la vita terrena di Cristo.
 
Tutto ciò che vi è descritto è avvenuto nella nostra realtà quotidiana ed è sottoposto a determinate regole.
 
I fatti, le frasi, le parole che vi si leggono hanno certo una profonda analogia con le divine verità spirituali, ma questo non deve far pensare, in nessun caso, che siano solo analogie e che i fatti narrati in essi siano solo simbolici, perché questo pensiero trasporterebbe il Vangelo nel regno della fantasia, ed è un pensiero pericoloso.
Un semplice esempio: si legge nel Vangelo di Luca (cap 2:8) che l'Angelo apparve ai pastori che vegliavano il loro gregge di “notte”.
L'analogia è che quella era la “notte del mondo”, il che è vero, ma allo stesso tempo era anche la notte fisica di quel giorno, con tutto quello che ne consegue e che possiamo immaginare.
Senza voler entrare nel merito delle sopraddette verità divine, per le quali spetta il diritto ed il dovere di interpretazione e spiegazione alla sola Autorità Cattolica, si intendono esaminare i fatti narrati da un punto di vista strettamente terreno. Questo è il motivo del titolo di questo testo.
 
Cosa significa “esaminare il Vangelo da un punto di vista strettamente terreno”?
Significa considerare i fatti narrati come se fossero avvenuti nella nostra quotidianità, immaginando le persone descritte non come statuette di un presepe che appaiono in quel momento e poi svaniscono nel nulla, ma come esseri viventi a tutti gli effetti, con i loro pregi e i loro difetti. Esseri viventi con la loro storia passata e futura. Significa anche penetrare i loro pensieri.
Conoscendo un fatto determinato effettivamente avvenuto se ne possono dedurre a rigor di logica sia i fatti precedenti che ne hanno create le basi, sia le conseguenze che il fatto stesso ha prodotto.
 
Evidentemente in questo tipo di esercizio un certo margine di errore è sempre presente.
 
Si trovano in circolazione molti testi che si ripropongono di confutare i fatti descritti nel Vangelo, testi che attingono a certe teorie critico-distruttive di stampo illuminista, e che tentano di smantellare e demolire il Vangelo con ciò che ne conseguirebbe. Molte di tali teorie sono evidentemente infondate, tutt’altro che scientifiche e tese solo al fine per le quali sono state pensate, e pur non offrendo al lettore alcun fondamento solido riescono ad instillare una notevole confusione di pensiero, raggiungendo quindi felicemente il loro scopo. Questo testo risponde anche ad alcune di quelle.
 
Per questo è importante sapere che se nel Vangelo si parla di notte, era la notte di un determinato giorno normale.
Per questo è importante sapere che se nel Vangelo si parla di Gesù che cammina sulle acque, ferma restando l'analogia spirituale certo più importante del fatto fisico in se stesso, i piedi di Gesù, quegli stessi piedi che saranno poi trafitti da chiodi, hanno camminato sull'acqua del Lago di Tiberiade, lo stesso lago che possiamo visitare oggi.
Per questo è importante sapere che se nel Vangelo si parla di un Lazzaro che risorge dai morti ed esce dalla sua tomba l'analogia importante è che Cristo salva l'Uomo dai suoi peccati, ma è anche vero che un dato giorno un uomo defunto e sepolto di nome Lazzaro fu riportato in vita da Cristo.
 
Questo si intende per “esaminare il Vangelo da un punto di vista strettamente terreno”.
 
Ne il Vangelo visto dal basso si troveranno anche alcune spiegazioni singolari e/o inusuali che non intendono contraddire in alcun modo la sacralità del Vangelo in particolare e della Sacra Scrittura nel suo insieme, ma al contrario la sostengono con vigore.
 
Il testo inizia con lo studio del Vangelo di Giovanni, quindi quello di Marco, poi Matteo e infine Luca.
 
Le citazioni bibliche in italiano provengono dal testo ufficiale CEI, pubblicato nel sito Vaticano della Santa Sede (http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM).
 
Le citazioni in greco provengono dal Nuovo Testamento Interlineare Greco-Latino-Italiano, edizioni San Paolo, che usa il testo greco Nestlè-Aland.
 
Le citazioni in ebraico hanno due fonti: il sito Mechon Mamre (mechon-mamre.org), ed il testo digitale I.S.A (scripture4all.org).