Il diavolo esiste o no?

Il diavolo esiste o no?

Il diavolo “rappresenta” la nostra inconscia paura dell’inferno, per questo motivo vorremmo eliminarlo.

Il diavolo è un angelo, e se non esiste l’intera categoria degli angeli deve essere cancellata, non solo quelli cattivi (che ci fanno del male) ma anche quelli buoni (che ci fanno del bene).

I due aspetti di queste creature, sia buone che cattive, non si possono disgiungere per accettare solo quelli buoni e non quelli cattivi, e questa è questione di logica, di ragione, di razionalità.
La “dea ragione”, tanto cara a certi ambienti.

Se il diavolo non esiste non esiste neppure l’angelo Michele, quello che combatte contro il dragone nell’Apocalisse.

Se il diavolo non esiste non esiste neppure l’angelo Gabriele, quello che ha portato l’annuncio alla vergine Maria quel giorno a Nazaret.

Se il diavolo non esiste ogni volta che troviamo una citazione di queste figure nella Sacra Scrittura si dovrà strappare la pagina.

Forse l’esistenza del diavolo da fastidio a molta gente, ma non si può cancellarne l’esistenza senza andare ad influire su ogni manifestazione angelica nei testi sacri o avvenuta nel corso dei secoli.

Nessun angelo ha mai consolato Cristo nel Getsemani, nessun angelo è apparso alle donne al sepolcro vuoto, nessun angelo ha rivolto la sua parola agli Apostoli nel giorno dell’Ascensione.

Se il diavolo che è un angelo non esiste si dovrà cancellare anche ogni angelo buono di cui siamo a conoscenza.

Non esiste l’angelo custode, naturalmente.

Ci sono 323 citazioni della parola “angelo” e “angeli” nella Bibbia, secondo il sito Vaticano dei testi sacri

http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_FA2.HTM

Sono 323 falsità?

Inoltre: dall’escludere l’esistenza del diavolo e dei suoi demoni, quindi anche degli angeli e di tutta la coorte angelica, all’escludere anche l’esistenza di Dio il passo è davvero breve.

Poi, quale sarebbe la logica della non esistenza del mondo spirituale?
Ci affidiamo forse al fatto che non possiamo vederlo? Non possiamo sentirlo?
L’essere umano percepisce tutte le cose solo e soltanto attraverso i suoi cinque sensi, ma se esistesse qualcosa che sfugge a questi cinque sensi sarebbe per questo “inesistente”?
Siamo granellini di sabbia sperduti in un altrettanto piccolo granellino di pianeta nell’Universo, e abbiamo l’arroganza e la presunzione di pretendere di avere a nostra disposizione la capacità di intendere e percepire il Tutto?

Ma torniamo sulla nostra amata Terra: neppure la nostra anima si vede, quindi non esiste?
Ed entrando nella nostra vita quotidiana: l’amore che abbiamo per i nostri cari non si vede, per questo non esiste?
Se ne riscontrano gli effetti, dell’amore come dell’odio, ma non si vede qual è, non si odora, non si tocca ecc…
Non si vede: per questo non esiste?
Chi potrebbe affermare una cosa così sciocca?

Ritorniamo al nostro argomento iniziale, il diavolo e il male.

Altra cosa è il diavolo, altra cosa è il male.

Qualcuno ha detto che è difficile comprendere l’esistenza del male perché ha radici angeliche, non umane.
In un certo senso è vero, il primo essere ragionante ad attingere alla "fonte del male" (cioè alla capacità/possibilità di commetterlo) è stato il diavolo e solo in un secondo tempo attraverso i suoi emissari il male è entrato nel mondo.

Questo significa che alla creazione del diavolo, fatto angelo buono, la possibilità di commettere il male esisteva già, era precedente alla sua stessa esistenza.

Il male e il diavolo sono due cose diverse, cosi come due cose diverse e separate sono un’ idea e una persona umana.

Il male è la capacità/possibilità di commettere un opera cattiva, il diavolo è un angelo che per primo ha fatto sua tale capacità/possibilità e l’ha trasmessa prima ai suoi demoni e poi agli esseri umani.

Qui si innesca il “rischio” del libero arbitrio.
Se gli esseri ragionanti, angelici o umani, non fossero stati creati in grado di scegliere tra il bene e il male, di commettere il male, avremmo si tutti esseri buoni, ma non per libera scelta.
Ogni essere ragionante così inteso sarebbe simile ad un automa.

A chi piacerebbe essere così?

La possibilità di commettere il male è capacità intrinseca dell’essere ragionante, non ne può essere disgiunta senza compromettere gravemente e irrimediabilmente il suo libero arbitrio.

Il male è qualcosa che si commette, non qualcosa che è.

Il primo a commettere questo male è stato il diavolo con la sua ribellione a Dio (ribellione peraltro contemplata tra le sue possibilità).

“[1] In principio Dio creò il cielo e la terra.

[2] Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.” (Genesi 1).

“Tenebre” e “Spirito di Dio”, le une ricoprivano l’abisso e l’altro aleggiava sulle acque.

Nell’istante in cui Dio crea “cielo” (anche quello spirituale) e “terra” (anche quella spirituale) subito esistono anche le "tenebre" e lo "Spirito di Dio", dove per "tenebre" si deve intendere solo e soltanto la possibilità di commettere il male, di fare la cosa sbagliata.

Quindi le "tenebre" di Genesi 1:2 non sono il diavolo, e non è neppure un essere in qualche modo razionale e/o ragionante, perchè se così fosse lo avrebbe creato Dio, e questa è l'eresia manichea.

Tali "tenebre" sono solo una possibilità, mentre lo Spirito di Dio invece è Persona.

Questo almeno è quello che capisco secondo il pensiero di Sant'Agostino.

Poi è venuto tutto il resto.